OLIMPIADI D’ISTITUTO DI DEBATE: I VINCITORI DELLA PRIMA EDIZIONE

Si è svolta lunedi scorso la prima edizione delle Olimpiadi d’Istituto di Debate. Un gruppo di allievi del Liceo Asproni, divisi in 4 squadre, si sono sfidati su alcuni temi, tutti di strettissima attualità, proposti dalla Commissione organizzatrice, composta dalle professoresse Venturella Frogheri, docente di Lettere, Luisa Ziranu e Maria Antonietta Mulargiu, docenti di Scienze Motorie, e dal prof. Antonio Piu, docente di Storia e Filosofia.

La scelta dei trmi è ricaduta sul recente conflitto russo-ucraino, che i ragazzi hanno analizzato sotto diverse prospettive, da quella socio-politica a quella economica e culturale. Durante la fase eliminatoria, che ha preso il via nella prima parte della mattinata, nell’Aula Magna di Via Dante, le squadre si sono sfidate su due temi che la Commissione ha comunicato nella settimana antecedente alla disputa delle gare, permettendo così agli allievi di preparare adeguatamente le loro argomentazioni.

Il primo tema prescelto riguardava la creazione di un esercito comune europeo:

Alla luce del conflitto russo-ucraino, l’Unione europea è costretta a ripensare al proprio ruolo internazionale, alle proprie ambizioni future ma soprattutto alle proprie politiche estere e di difesa. Questi ultimi eventi infatti hanno riacceso il dibattito sull’instaurazione di una difesa comune europea, cioè di una forza militare che renda strategicamente autonoma l’Unione europea“;

mentre il secondo tema ha riguardato il drammatico problema dei migranti e dei profughi in fuga dalla guerra:

Il fenomeno delle grandi migrazioni di massa accompagna la civiltà umana fin dalle sue origini. Eppure i flussi migratori di questi ultimi anni stanno sottoponendo l’Unione Europea, che nel 1995 ha rinunciato ai confini interni e che si è lentamente trasformata in un continente sempre più multiculturale, oggi gravato da un conflitto drammatico (cfr. Russia vs. Ucraina) a fronteggiare una sfida decisamente complicata sul piano umanitario, politico e culturale. Sullo sfondo, l’eterno conflitto tra dovere morale di accoglienza ed esigenze di difesa dei confini nazionali.“

I semifinalisti si sono sfidati sostenendo argomenti PRO e CONTRO e a conclusione della prova le due squadre vincitrici si sono sfidate in finale su un tema “impromptu”, comunicato dalla Commissione, e per il quale è stato predisposto un tempo di un’ora per la preparazione delle diverse strategie argomentative.
Il tema affrontato in finale riguardava invece le sanzioni, in particolar modo quelle al mondo dello sport e della cultura, imposte alla Russia. Mai come in questo drammatico momento storico, come quello che il mondo intero sta vivendo per lo scoppio di questo nuovo conflitto, le capacità di riflessione e approfondimento critico da parte degli allievi dell’Asproni sono state così sollecitate. E anche se gli argomenti trattati erano tutti di difficile inquadramento e sviluppo, la risposta che è arrivata è stata di altissimo profilo.

Ad aggiudicarsi la finale è stata una squadra di giovanissimi allievi, provenienti dalla 3^B del Liceo Classico, composta da Jana Giobbe, Giorgia Giovoni, Giovanna Teresa Manca e Giaime Mele.

Al secondo posto un’altra squadra di giovanissimi, provenienti dalla classe 3^C, composta da Antonella Contu, Maria Fronteddu, Ilenia Podda e Ferruccio Ferrandu.

Al terzo posto, ex aequo, la squadra di allievi provenienti dalla classe 4^A e una squadra mista di allievi provenienti dalle classi 2^F, 3^A e 3^G.

Premio della Giuria, come miglior speaker, all’allieva Emma Graziani della classe 4^A, per l’efficacia argomentativa e l’alto profilo espositivo.

Il «debate», le cui Olimpiadi nazionali si svolgeranno a fine aprile, è una metodologia didattica, riconosciuta dal Miur, finalizzata ad acquisire competenze trasversali («life skill»), tale da favorire negli studenti l’apprendimento cooperativo (cooperative learning) e l’educazione tra pari (peer education). Consiste in un confronto di opinioni che prevede che la posizione a favore o contro possa essere anche non condivisa dai debaters, che pure devono essere in grado di portare le argomentazioni adeguate, citando opportunamente le fonti, con regole di tempo e di correttezza, senza pregiudizi e prevaricazioni, nell’ascolto e nel rispetto delle opinione altrui, dimostrando di possedere flessibilità mentale e apertura alle altrui visioni e posizioni. Dal tema scelto prende il via il dibattito, una discussione regolata da norme e tempi precisi, (che saranno preventivamente condivisi con i partecipanti), preparata con esercizi di documentazione ed elaborazione critica; il debate aiuta i giovani a cercare e selezionare le fonti, formarsi un’opinione e maturare la propria consapevolezza culturale, sviluppare competenze di tipo espressivo – espositivo, e di educazione all’ascolto. Al termine si valuta la prestazione delle squadre in termini di competenze raggiunte. Si tratta di un metodo pedagogico, educativo e formativo, sempre più largamente utilizzato in diverse discipline nel nostro Liceo, che consente di sviluppare capacità di argomentazione e di strutturare competenze che formano la personalità. Il dibattito regolamentato, infatti, ha come proprio scopo quello di fornire gli strumenti per  analizzare questioni complesse, per esporre le proprie ragioni e valutare le altrui. Sviluppa quindi significative abilità analitiche, critiche, argomentative e comunicative, sia verbali sia non verbali, in un’ottica di educazione alla cittadinanza democratica e partecipativa.

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