IL RAPPORTO UOMO – AMBIENTE NATURALE, NOTE A MARGINE DELL’UDA REALIZZATA DAGLI ALUNNI DELLA CLASSE 4^B

Discipline coinvolte: Prof.ssa Venturella Frogheri: Lingua e cultura latina, Lingua e cultura greca; Prof. Antonio Piu: Filosofia; Prof. Marco Vargiu: Storia dell’Arte; Prof.ssa Mirella Pellegrini: Scienze; Prof.ssa Carmela Falcone: Fisica  



Le considerazioni di seguito proposte intendono configurarsi come una sorta di sintesi di un percorso di riflessione critica sul tema del rapporto uomo e natura (homo artifex vs. natura creatrix) che si è declinato per gli alunni della classe IV B.  Il lavoro è fondato su contenuti curricolari legati al percorso della classe ed ha visto impegnati gli alunni in azioni di cooperative learning che, facendo leva sulle risorse del gruppo classe, ha coinvolto attivamente tutti gli allievi permettendo loro di sviluppare e incrementare azioni di reciproca collaborazione ispirate al rispetto, alla solidarietà, allo spirito di squadra, alla responsabilità, alla capacità di gestione dei conflitti nei rapporti interpersonali, alla comunicazione efficace e propositiva. Il tema scelto ha riguardato l’“ecologia” nel senso comune di “coscienza e rispetto ambientale” e in particolare la relazione spesso conflittuale tra l’uomo e e l’ambiente, per riflettere sul futuro dell’umanità. La nostra epoca, definita come l’era della plastica, offre un paesaggio legato allo smog, alla frequenza di alluvioni, di piogge acide, di deforestazione, di riscaldamento globale e in generale di forte inquinamento. A partire da una serie di considerazioni in ordine al tema di matrice classica del rapporto tra Natura creatrix e homo artifex si sono dipanate una serie di riflessioni inerenti alla visione della natura nel mondo latino e greco, tra locus amoenus e locus horridus, nonché l’idealizzazione del paesaggio e la realtà del lavoro, il rapporto concreto dei Romani con la terra e i problemi ambientali nel mondo greco e romano, con particolari richiami agli autori dell’età augustea (Virgilio, Orazio, Ovidio, i poeti elegiaci). Nella prospettiva degli antichi si è riflettuto circa la speculazione teorica intorno al ruolo dell’uomo al centro della natura, il determinismo ambientale. La riflessione si è poi orientata sul mondo moderno con considerazioni legate a modernità e dominio sulla natura dal Naturalismo rinascimentale alla Rivoluzione scientifica, attraverso la riflessione di Telesio, Bacone e Galileo. Ed ancora la meccanizzazione e lo sfruttamento della Natura, dalle “Enclosures” inglesi, primo passo verso la nascita del Capitalismo, agli anni della Rivoluzione industriale. Per quanto riguarda l’ambito più propriamente scientifico, a partire dall’assunto per cui nella natura tutto il mondo è una farmacia che non possiede neppure un tetto e che la salute ha il colore della natura, sono stati affrontati temi riguardanti l’ecologia, i farmaci e l’inquinamento ambientale, l’effetto serra e il riscaldamento globale, lo sfruttamento dell’ambiente, i cambiamenti climatici, etc., con riflessioni sullo sviluppo tecnologico e la sostenibilità ambientale, attraverso una analisi che si è valsa di strumenti di analisi e di organizzazione di dati numerici.  Una comprensione completa di tali fenomeni necessariamente richiede un approccio interdisciplinare, che integri conoscenze e metodi di diverse discipline, da intendersi quale forma di stimolo allo studio, finalizzato a scoprire i legami tra le materie e l’attualità, volto a stimolare la curiosità e la creatività e a favorire l’apprendimento per tutti. Nella trasmissione dei contenuti quindi si è cercato di sottrarre i singoli ambiti disciplinari ad una logica di rigida ripartizione per così dire settoriale per fare in modo che gli alunni maturassero la consapevolezza della unitarietà del sapere, da non intendersi “per compartimenti stagni” ma in ordine ad una visione organica delle conoscenze, da acquisire ed interiorizzare in maniera autentica, per formare integralmente la persona attraverso lo sviluppo di competenze trasversali e disciplinari mediante una azione didattica di tipo laboratoriale. Per la classe il prodotto finale di tale percorso si è configurato nell’ambito della realizzazione di un COMPITO DI REALTÀ, ossia di una situazione-problema, quanto più possibile vicina al mondo reale, da risolvere utilizzando conoscenze e abilità già acquisite, mettendo in pratica capacità di problem-solving e diverse abilità in relazione all’attività all’interno di contesti sociali moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica. Si è inteso in tal modo, attraverso la realizzazione di tale progetto, costruire qualcosa di concreto e consentire agli allievi di cimentarsi in una performance, svolta nel gruppo classe perché potesse contemplare momenti di condivisione e coinvolgere tutti, nell’intento di permettere uno spazio di autonomia e responsabilizzazione dell’allievo. Naturalmente per essere efficace, il compito deve avere una connessione evidente e diretta con il mondo reale e una esplicita significatività per gli alunni che vengono sollecitati e motivati dalle sfide che in esso si propongono. Pensare il compito di realtà in questi termini ha significato prevedere per la sua realizzazione differenti modalità di azione e percorsi di soluzione, stimolando contemporaneamente l’impiego di processi cognitivi complessi: il ragionamento, il transfert, il pensiero critico e divergente. In modo particolare è stato sfruttato il canale radio AGORADIO ed è stata simulata nel gruppo classe la realizzazione di un format così configurato: una simulazione di trasmissione radiofonica e televisiva (talk show) che ha previsto i seguenti programmi:  

  • Trasmissione di una rassegna stampa, nella quale i conduttori hanno portato all’attenzione del pubblico e commentato una serie di articoli di diverse testate giornalistiche legati appunto al tema del rapporto tra uomo e ambiente. 
  • Tavola rotonda (talk show) con alcuni ragazzi nel ruolo di esperti (scrittori, scienziati, giornalisti, etc.) ciascuno portavoce di interpretazioni diverse sul tema, per favorire il dibattito, con domande e risposte 
  • Interventi “da casa” ai giornalisti e agli esperti in studio, con domande, riflessioni e contributi critici sui temi emersi  
  • Registrazione podcast audio e registrazione video,   

E’stata quindi curata la realizzazione di un documento audio nel quale i ragazzi hanno espresso le loro considerazioni sul percorso realizzato, le loro impressioni, ciò che ritengono di avere appreso in termini di conoscenze ma anche sull’esperienza del lavoro di gruppo (spirito di collaborazione, solidarietà, aiuto reciproco, etc.): una sorta di backstage o “dietro le quinte” che è stato una ulteriore occasione di confronto. 

Venturella Frogheri 


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